“E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”, diceva Einstein. In effetti, siamo stati tutti educati secondo la sterile ripartizione cartesiana del mondo. Ciò che esiste è o qualcosa di fisico o qualcosa di mentale. I fenomeni, così come li intende la fenomenologia, rimangono fuori da questa ripartizione. E’ perciò comprensibile il diffuso scetticismo che circonda tale filosofia, fin dalla sua fondazione.
In fin dei conti, anche Husserl, nell’introduzione al primo libro delle “Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica”, ammette che la fenomenologia sia “una scienza essenzialmente nuova, in virtù della propria pecularità di principio lontana dal modo naturale di pensare”. (altro…)