Alla prima riunione dell’anno 2008-09 hanno partecipato undici persone (Anna, Fabio, Giulia, Irma, Maura, Ornella, Pier Paolo, Salvatore, Samanta, Veronica ed il sottoscritto). Si è discusso di molte cose, alcune delle quali vengono riportate di seguito; altre (i progetti meno maturi o sui quali bisogna ancora discutere) verranno invece riprese nella nostra lista di lavoro (“labirinti”). Chi volesse iscriversi a labirinti e partecipare alle discussioni, può contattarmi e farne richiesta.

Il punto sui laboratori: educatori ok, psicopatologia sospeso

È stato fatto un punto della situazione sul laboratorio per educatori. Abbiamo rilevato come nonostante le analogie formali fra i diversi laboratori, ogni applicazione ha le proprie caratteristiche e va inventato (e compreso) da zero. Abbiamo confermato che, nonostante il numero dei partecipanti molto elevato, è possibile permettere una maggiore permeabilità nell’accesso anche in previsione di un calo fisiologico con il passare del tempo. La modalità di accesso rimane quindi quella della prenotazione obbligatoria e dell’accesso controllato di nuovi elementi, secondo lo spazio disponibile (fino ad un massimo di due-tre nuovi accessi ogni mese). Nel complesso l’esperienza è stata valutata come molto positiva: il laboratorio per educatori rappresenterà il nostro primo investimento per l’anno in corso.

Abbiamo raccolto una preferenza generale per il laboratorio letterario “puro” rispetto a laboratori misti (letteratura-video-musica); è stata cionondimeno lanciata una proposta di un laboratorio video singolo. Per il momento, comunque, non sono previste variazioni.

È stata rilanciata la necessità di concentrarsi sul ruolo e sulla figura dell’educatore. Il nostro primo approccio due anni fa è stato teorico e si è arenato velocemente. Abbiamo notato come il laboratorio per educatori possa essere un modo per riprendere il discorso a partire da un’esperienza pratica.

È stato proposto un nuovo spazio disponibile per laboratori o attività in una comunità terapeutica. Si è discusso circa la possibilità di svolgere lì un laboratorio di lettura per pazienti o un altro tipo di laboratorio. Non abbiamo raggiunto una conclusione in merito, ci siamo limitati a considerare questo spazio come un’opportunità da approfondire.

La proposta di un laboratorio a partire da una riflessione sulla condizione femminile ha suscitato una discussione piuttosto accesa; ci siamo resi conto che per discutere il problema andava circoscritto più precisamente di quanto consentisse il tempo a disposizione. Mi sono preso carico di ridefinire i problema più nel dettaglio e di inviare un report alle persone interessate.

Abbiamo preso atto che il laboratorio di psicopatologia, per quanto interessante e correttamente formulato, è in questo momento troppo faticoso per le nostre energie. La sua realizzazione è dunque, purtroppo, sospesa.

Corso di psichiatria e psicopatologia per “non tecnici”

Ho proposto in alternativa di renderci disponibili ad un corso di psichiatria/psicopatologia, avendo la sensazione che esista una richiesta in questa direzione da parte di persone che non hanno una formazione specifica nel campo ma che per motivi personali o professionali possono essere interessate all’argomento. La proposta è stata accolta ed il corso può dunque essere attivato a richiesta (consuete modalità: un mercoledi al mese in orario serale)

Abbiamo ripreso uno dei punti sui quali il nostro gruppo si è creato già nel 2002: l’interdisciplinarietà. Abbiamo pensato ad una riunione a tema, cercando di definire quali figure potrebbero partecipare e quale possa essere l’argomento. Abbiamo pensato che si dovrebbe partire da ciò che siamo in questo momento, nella prospettiva poi di estendere l’orizzonte man mano. Il primo argomento proposto (l’empatia) è stato superato da un secondo argomento: il sogno. Entro un mese verrà organizzato un incontro in cui verranno toccati almeno quattro temi: il sogno da un punto di vista artistico, psicoanalitico, gruppale, neurofisiologico.

Abbiamo parlato dell’Officina; nessuno si è lanciato per la preparazione, ma è stata rilevata la necessità di fissare una data.

Varie ed eventuali, al termine di una riunione densissima

Ho rilanciato il sito come centro per depositare curriculum e per incrociare fra noi offerte/ricerche di lavoro.

È stato segnalato un libro sull’Africa come oggetto di interesse.

Ho ribadito la necessità di riprendere una riunione fissa, convocata “d’ufficio” almeno una volta ogni due-tre mesi. Il prossimo incontro sarà però prima, in occasione del lavoro sui sogni (data da definire).

Per il resto, discorsi a ruota libera con contorno di torta pere e cioccolato.